CESENA
IERI ED OGGI
A metà strada fra l'
Adriatico ed il
Monte Fumaiolo, conchiusa nello scorpione disegnato dalle sue mura tre-quattrocentesche, sorge
Cesena, la cui origine storica si perde ai tempi degli
Etruschi. Per i Romani fu
Curva Caesena e i Ravennati la ebbero all'intemo del loro Esarcato. Il Medioevo la vide lottare strenuamente per la liberta contro i Comuni limitrofi fino a quando, nel 1378, vi si insediò la Signoria dei
Malatesta a garantire un periodo di notevole prosperità culturale.
Ed e proprio come "
città malatestiana" che Cesena ama qualificarsi ancor oggi, non fosse altro che per la inestimabile
Biblioteca Malatestiana. La "
Sala del Nuti" del 1452 e la prima biblioteca comunale d'Italia e in Europa la più antica conventuale interamente conservatasi; accanto ci sono la '
Piana" (la biblioteca privata di papa Pio VII), la Biblioteca Comunale e il
Museo Lapidario, appendice del Museo Archeologico, ubicato quest'ultimo nell'attiguo Chiosco di S. Francesco e contenente reperti di provenienza locale di età preistorica, romana, medioevale. Di fronte alla Biblioteca si innalza il quattrocentesco, massiccio,
Palazzo del Ridotto, caratterizzato dalla statua bronzea di Pio VI, opera del cesenate
Calligari.
In
Piazza del Popolo troneggiano la
Fontana Masini, tipico monumento manieristico (1591), e il
Palazzo Albomoz (1359), sede del Municipio, con la loggetta veneziana ed il torrione del 1466 progettato dal Nuti (all'interno del quale ha sede il Museo di Scienze Naturali). L'attiguo
Parco della Rimembranza è un degno contorno per la
Rocca Malatestiana, una delle più belle in Romagna per stato di conservazione e per storia. Nei pressi del sito ove in epoca bizantina sorgeva la prima rocca, nel 1380 fu fatta erigere da Galeotto Malatesta la cinta muraria pentagonale, corredata dai due torrioni "maschio" e "femmina' che oggi ospitano il Museo di Storia dell'Agricoltura.
Fra le molteplici chiese di rilevante valore artistico (S. Domenico, Il Suffragio, I Servi, la Cattedrale ... ), quella di S. Agostino si segnala per i pregevoli dipinti del cesenate Giuseppe
Milani e di Girolamo
Genga.
La folta schiera dei palazzi artistici cesenati (Romagnoli, Ghini ... ) e ben rappresentata dal settecentesco ed affrescato Palazzo dell'O.I.R., a poca distanza del quale si trova la Pinacoteca della Cassa di Risparmio di Cesena, collezione di grande valore e di recenti acquisizioni, visitabile su prenotazione.
Vero e proprio monumento è il
Teatro Alessandro Bonci, costruito dal 1843 su progetto di Vincenzo
Ghinelli, che nella sua lunga carriera ha allestito le migliori produzioni liriche e drammatiche. Ad esso adiacente è il Museo del Teatro.
Visibile da ogni parte della citta troneggiare sul colle Spaziano, l'
Abbazia del Monte assomma in sé numerose stratificazioni storiche: dal nucleo originario del 930, opera di S. Mauro Vescovo, alla riedificazione pressoché totale del XV e XVI secolo, alla cupola del 1771-2 affrescata dal Milani con I' "Assunzione della Madonna", ai restauri nel 1914. Assolutamente unica e poi la collezione dei 690 ex-voto, in essa custodita.
L'altro convento cesenate, contraltare paesaggistico all'Abbazia, è quello cinquecentesco dei Cappuccini, custode della preziosa "
Estasi di S. Francesco stigmatizzato" del
Guercino.
La rassegna di cultura prosegue anche al di fuori del centro storico: Villa Silvia a Lizzano conserva la stanza in cui soggiornò Giosuè Carduccì nelle sue ultime estati.
L'offerta musicale si completa con il
Museo delle Miniere a Formignano e con il
Museo della Centuriazione a S. Giorgio, in cui è raccolta la documentazione attestante la suddivisione in centurie del territorio cesenate in epoca romana.
La cultura si tramanda a Cesena anche attraverso il gusto per la buona tavola, schietta e vigorosa, imbandita com'è con
tagliatelle,
pappardelle e
cappelletti rigorosamente confezionati con la "
spoja", e ancora con
passatelli,
strozzapreti, nonche con la "
pida", autentico simbolo della Romagna più ospitale. E alla fine del lauto pasto, non può mancare la
ciambella, magari inzuppata nell'
albana, nel
sangiovese, nella
cagnina o nel
trebbiano, a sancire con una allegra risata il patto di cordialità intrapreso.
Oggi Cesena e una cittadina laboriosa, vivace e culturalmente attiva ed è presente anche nel polo universitario attraverso le sedi decentrate di ben cinque facoltà. Non a caso Piovene definì Cesena : "
... il cuore della cultura della Romagna ... e quanto di più puro ci abbia dato quel secolo in cui la cultura toccò l'estremo punto della raffinatezza"
E ancora: " Questa graziosa cittadina; circondata di bei frutteti e per cio a primavera ravvolta di una nuvola d'alberi bianchi e rosa, addossata a un colle e dominata da una rocca che la include in parte..." ; per la sua collocazione naturale, ha un clima simile ; con inverni freddi - umidi ; estati afose ed autunni temperati :Questo ha favorito una grande produzione di prodotti ortofrutticoli che raggiungono i mercati internazionali : Infatti , il mercato ortofrutticolo cesenate , per la tipologia , la struttura ed il numero di imprese e di aziende di altro genere, offre una visibilita economico sociale attraverso una collocazione di ottimo livello nei mercati internazionali. Dunque centro agricolo e polo industriale con lo zuccherificio ; le aziende , le cooperative di esportazione di frutta ; le aziende vinicole e le altre tipologie aziendalì : Ciò contribuisce a creare una rete di comunicazione anche in ambito sociale -in un territorio gia di per se ricco di riferimenti storico - culturah inseriti in un notevole e variegato contesto paesaggistico naturale delle colline circostanti.
Cesena antica
terra abitata dagli Umbri, si sviluppò in pianura tra le rive del fiume
Savio e la
Via Emilia. In età romana fu centro piuttosto attivo, come testimonia la geniale e complessa opera di centuriazione del territorio di pianura tra la città ed il mare.
Durante il XIII secolo la città fu assegnata alla chiesa Ravennate, quindi il papa Urbano VI concesse la città alla famiglia
Malatesta, famiglia che la avviò a grandi fasti. Con
Malatesta Novello la città raggiunse il massimo splendore attraverso numerose opere ed alla costruzione di quel mirabile monumento che è ancora oggi la
Biblioteca Malatestiana. La signoria Malatestiana cessò nel 1465, ed in seguito fu ripristinato ancora una volta il governo papale.
Cesena oggi, è una delle più importanti città della
Romagna, vivace ed ospitale, col nucleo storico ben conservato, bello da scoprire e da vivere a piedi.
INDIRIZZI UTILI
- Municipio: Piazza del Popolo 10, tel. 0547-356111
- IAT – ufficio informazioni comunali, Piazza del Popolo 11 - tel. 0547- 356327; fax 0547-356329
LUOGHI ED OPERE: COSA VEDERE
- La biblioteca Malatestiana
- La Rocca Malatestiana
- La Fontana Masini
- Il Teatro Alessandro Bonci
- Convento dei Capuccini
- Sistema museale di Cesena - Dieci Musei, aperti e visitabili
ALL'ARIA APERTA: DA NON PERDERE
- Escursioni in bicicletta sul territorio a nordest di Cesena: il reticolo di strade, conservatesi al giorno d’oggi, della antica Centuriazione Romana, con perfetto intreccio ortogonale e preciso orientamento nord-sud, mirabile opera di ingegneria civile, agricola e militare (base di partenza consigliata: Comitato di Quartiere di Cesena CERVESE NORD - frazione S.Giorgio, via Fratelli Latini 24). Il percorso ad anello di circa trenta chilometri (in completa pianura, attraverso la campagna e piccole pievi) lambisce 42 “Quadre” romane: pannelli stradali didattici, numerati in progressione, sono distribuiti nei centri delle dodici frazioni cittadine.