MELDOLA
IERI ED OGGI
Il territorio meldolese, prima della dominazione romana, fu luogo di incontro tra le popolazioni umbre e galliche, con presenza anche di genti etrusche.
Meldola è praticamente all’imbocco della
Valle del Bidente: anzi, è proprio a valle del suo
Ponte dei Veneziani che il
fiume Bidente, nato dai contrafforti di crinale dell’Appennino, cambia il nome in
Ronco.
Meldola è oggi un centro molto attivo ed industrioso, per la contiguità di aree in sviluppo della
pianura romagnola.
INDIRIZZI UTILI
- Municipio: tel. 0543 499411
- Pro Loco: tel. 0543 490001
- G.E.N.M.(Gruppo Entomologico Naturalistico Meldolese), piazza Orsini 12: tel. 0338 7492760
LUOGHI ED OPERE: COSA VEDERE
- La piazza centrale, dedicata a Felice Orsini, con la sua casa natale (facciata in cotto), la Loggia Aldobrandini (doppio loggiato del 1609) ed il palazzo comunale;
- La massiccia Rocca del XI secolo, con eleganti logge e cortile interno, in fase di recupero;
- Cappella del Crocifisso dell’ex-ospedale: in forme gotiche (risalente al 1417), con abside affrescata;
- Il Ponte dei Veneziani, risale al 1503, durante la breve dominazione veneziana;
- Il ripristinato, stupendo Teatro Dragoni, un gioiello della prima metà del secolo scorso, di soli 300 posti, per gli amanti delle stagioni di prosa ed operetta.
ALL'ARIA APERTA E DINTORNI: DA NON PERDERE
- Escursione a piedi o in mountain bike alle rovine della torre di Castelnuovo (presente già nel 915), che col suo bel bosco, domina l’imbocco della valletta del torrente Voltre;
- Escursione in bicicletta alla zona del bosco di Scardavilla, riserva naturale regionale;
- Il borgo di Teodorano, Castrum Thodorani, a 10 Km, arroccato sopra un poggio e chiuso dentro la cerchia muraria come secoli fa; la zona tra Valdinoce e Pieve di Rivoschio, selvatiche creste calanchive in un territorio a tutta wilderness;
- Cicloturismo: il territorio comunale è attraversato dal percorso tabellato della “Nove Colli”.