DOVADOLA
IERI E OGGI
Forse il nome ha origine latina: duo-Vadora (abitato compreso fra due guadi). Ma oggi
Dovadola presenta ancora il vecchio
borgo fiorentino a topografia ortogonale compreso tra il letto del fiume ed il castello dei
Conti Guidi (la “Roccaccia”,XII sec.), che sorge sopra ad una rupe emergente dal fondovalle; munito di torre e di rocca è un pregevole esempio di architettura medioevale: è in corso un progetto di recupero. Zona del
tartufo bianco di Romagna (Tuber magnatum), Dovadola vive nei week-end di ottobre la sagra clou, che si conclude con l’incoronazione del “Tartufo d’Oro”, un premio allo scopritore del tubero di maggiori dimensioni. Nella chiesetta dell’
Eremo Santuario di Montepaolo, (dove nel 1221
S.Antonio da Padova sostò per molti mesi in preghiera dentro ad una grotta) è stata portata da Padova una reliquia prelevata dal corpo del Santo.
INDIRIZZI UTILI
• Municipio: tel. 0543 934764
• Pro Loco: tel. 0543 933200
• Santuario Eremo di Monte Paolo: tel. 0543 934723
• Fondazione Benedetta Bianchi Porro: tel. 0543 934493
LUOGHI ED OPERE: COSA VEDERE
- La “murata” cittadina, di impronta fiorentina, cui si accede per l’arco sotto alla torre civica
- L’Abbazia di S.Andrea, ad un chilometro dal centro, fondata da monaci cluniacensi nel XII secolo
- Fondazione Benedetta Bianchi Porro: opere di pittori e scultori, in testimonianza dell’esistenza della dovadolese Benedetta, per la quale è in corso la causa di beatificazione (spoglie mortali nell’Abbazia di S.Andrea)
ALL'ARIA APERTA E DINTORNI: DA NON PERDERE
- Passeggiate e camminate sulle alture del Montepaolo, zona dell’Eremo (bellissimi panorami)
- Visita all’Eremo di Montepaolo (7 Km di strada asfaltata, provenendo da Forlì a destra della SS 67, prima del centro di Dovadola): si sale in una zona verdeggiante e solitaria, sito vocato alla meditazione. C’è il “Sentiero della Speranza” e si può visitare la grotta dove pregò S.Antonio, evangelizzatore francescano delle terre di Romagna