ROMAGNA CAGNINA
Le origini del vino Cagnina sono quasi sicuramente friulane. La sua coltivazione nel territorio romagnolo è però molto antica visto che se ne parla già nell'epoca bizzantina durante la quale si presume che il vitigno venne importato dalla Dalmazia e dall'istria assieme alle pietre calcaree utilizzate per la costruzione dei grandi monumenti di Ravenna.
Le prime notizie risalgono al XIII sec. e si riferiscono alla vite e al vino friulano Terrano o Refosco, che coltivato nel forlivese e nel cesenate assunse il nome di Cagnina.
Anche se i vini ottenuti sia dal Refosco che dalla Cagnina hanno caratteristiche organolettiche simili, quest'ultimo, a causa delle caratteristiche ambientali ed ai metodi produttivi, si denota per un carattere più caldo e carnoso.
Ha un colore rosso violaceo con una breve spuma. Il suo profumo è vinoso con sentori di frutti rossi.
La maturazione avviene dopo un veloce passaggio in botte e si può consumare già una settimana dopo la vinificazione.
Questo vino deve essere bevuto giovane, entro l'anno successivo di produzione.
Si abbina perfettamente con la ciambella della tradizione romagnola, con i tortelli dolci ripieni di saba e con le castagne e i marroni arrostiti.
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